Das gute Gefühl der richtigen Wahl

Wirtschaftsfachoberschule Auer
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Der Weg nach Europa

Auf dem Weg nach Europa

Die Schüler*innen der Klasse 4B haben sich, gemeinsam mit den Schüler*innen einer Klasse des ITE Falcone aus Brixen, an der Ausschreibung des Projekts „Der Weg nach Europa“ beteiligt und diese dann auch gewonnen.  Dieses Projekt wird jetzt schon zum zweitenmal von der Autonomen Provinz Bozen ausgeschrieben und getragen.
Während des Schuljahres trafen sich die Schüler*innen in Auer und in Brixen, um sich auf die Reise nach Straßburg vorzubereiten. Vom 6. – 10. Mai verbrachten sie schließlich interessante Tage in Straßburg, Metz und Verdun.
Am 1. Tag ihrer Reise besuchten die Schüler*innen das Europäische Parlament. Am 2. Tag stand für die Klasse eine Stadtführung in Straßburg auf dem Programm. Tag 3 verbrachten sie in Metz und Verdun. Begleitet wurden die Schüler*innen von Barbara Curti und Martina Bolognini.  

L’idea di Unione Europea come occasione di pace, condivisione e crescita sta venendo messa in discussione sempre più spesso da chi approfitta dell’ignoranza per instillare la paura, anche per questo abbiamo deciso di partecipare al progetto “Der Weg nach Europa”, che dovrebbe avvicinare i giovani alle istituzioni europee. L’iniziativa, finanziata dall’Unione Europea e dedicata alle scuole superiori, lascia ampi spazi di manovra agli insegnanti per quanto riguarda i temi da trattare e si conclude con una gita d’istruzione nei luoghi dove si è fatta la nostra storia.
In questo anno scolastico abbiamo deciso di dedicare il progetto all’arte europea per analizzarla in alcune delle sue diverse sfaccettature e per scoprire l’importanza della cultura al fine della costruzione di un’identità comune. Il nostro intento era quello di dimostrare che le varie correnti artistiche abbiano beneficiato del contributo di persone di nazionalità differente e che la forza della cultura stia proprio nel travalicare i confini nazionali e nel riuscire a trasmettere gli stessi messaggi e le stesse emozioni a persone di diversa lingua, età, religione, fede politica ecc.
Per realizzare concretamente la convivenza tra persone di un’altra cultura, questo percorso ha visto la collaborazione della classe 3A dell’ITE in lingua italiana di Bressanone, con la quale la nostra 4B ha lavorato intensamente per tre mattine e che ci ha accompagnati in gita.  Possiamo dire che i ragazzi delle due classi, durante le fasi del percorso didattico, non hanno solo lavorato ma anche costruito delle amicizie.
I cinque giorni trascorsi in giro per l’Europa hanno costituito non solo un momento di svago, ma anche l’occasione per riflettere su alcuni aspetti della storia europea degli ultimi 150 anni. Il viaggio ha toccato la città di Strasburgo che, fondata dai Romani, nel corso del tempo è appartenuta a fasi alterne sia alla Francia che alla Germania (o Prussia, o Sacro Romano Impero), e che oggi ospita la sede del Parlamento Europeo, dove i ragazzi sono stati accolti. Il viaggio è proseguito nella zona di Metz e Verdun, luoghi tristemente noti alla memoria collettiva degli europei perché teatro di numerose battaglie sanguinose (tra le più brutali la guerra franco-prussiana e la 1. Guerra Mondiale). Infine, durante il tragitto verso casa, abbiamo visitato le interessanti città di Colmar e Friburgo.
A percorso concluso, possiamo dire che l’esperienza è stata impegnativa sia per le insegnanti sia per gli studenti, ma anche ricca di stimoli e di emozioni. La nostra speranza è che i ragazzi d’ora in avanti considerino l’Unione Europea  come una casa comune all’interno della quale è possibile crescere e prosperare nel rispetto delle diversità.
Per descrivere in due parole il nostro percorso di crescita ci piace concludere con il motto “Liberté, egalité, fraternité”, che spesso si nota sulle facciate dei palazzi istituzionali in Francia. Di questi tempi tendiamo a dare molta importanza al concetto di “libertè” ma forse, se vogliamo davvero costruire una comunità europea, dovrem
mo ricordarci un po’ più spesso anche di “egalité” e “fraternité”.                 
Martina Bolognini